Oratorio di GROMO
L’oratorio parrocchiale di Gromo ha raggiunto l’età di 60 anni. La posa della prima pietra è datata, infatti, 20 giugno 1954. L’idea di costruire un oratorio parrocchiale in Gromo nacque e cominciò a concretizzarsi nel 1953. si cominciò a pensare all’oratorio come luogo dove i ragazzi, i giovani e gli adulti potessero trovarsi per trascorrere positivamente il tempo libero grazie ad una serie di iniziative religiose, sportive, ricreative e culturali che favorissero l’amicizia, lo star bene insieme, l’aggregazione, una sana crescita dal punto di vista fisico, spirituale e morale. Non erano tempi facili dal punto di vista economico quelli di allora: al desiderio di costruire l’oratorio si contrapponeva la forte preoccupazione nell’affrontare le spese per la sua edificazione, sempre che si fosse nel frattempo trovato il terreno sul quale edificarlo.
Il desiderio di dare al paese un oratorio superò tuttavia qualsiasi preoccupazione. E così nel marzo 1953 si cominciarono a raccogliere le offerte per la sua costruzione.
Fu costituito un apposito Comitato per seguire, passo passo, le fasi di progettazione e di costruzione dell’oratorio.
I lavori che erano iniziati il 20 giugno del 1954 con la posa della prima pietra, alla presenza del vescovo di Bergamo monsignor Giuseppe Piazzi e di tutte le autorità cittadine, si conclusero nel 1958. Costo dell’opera 35 milioni di lire.
Fu il 29 dicembre di quell’anno che, con una solenne cerimonia il vescovo Giuseppe Piazzi procedette alla benedizione della struttura.
Il primo progetto, comprendente tra l’altro un’ampia e moderna sala cinematografica, non potè essere eseguito per il mancato permesso di costruire il cinema in quella località.
zQuesto progetto fu quindi sostituito da quello oggi realizzato. Esso consta di un ampio porticato della superficie di 125 metri quadrati, con adiacenti gabinetti e docce con relativi spogliatoi ed un locale per l’impianto dei termosifoni. Nel piano superiore si sono ricavate due sale e due aule minori. Nel secondo piano era progettato l’appartamento del coadiutore. Nell’ultimo piano rimanevano ancora disponibili tre ampi locali.
Nel 1984 si procedette a pavimentare i campi di pallavolo – pallacanestro, così come il campo di pattinaggio. Al piano terra vennero ricavati la sala teatro e al secondo una chiesetta.
Nel 1993 si procedette all’edificazione di una grande sala polivalente, nello spazio in mezzo a due fabbricati, dell’oratorio e dell’edificio a monte, oggi utilizzato come casa per ferie per gruppi.
Gli ultimi interventi recano la data del 2014. Ci riferiamo, nello specifico, alla riqualificazione del bar e della sala giochi e all’ampliamento dello spazio destinato a cucina. Così come alla “rinfrescata” dei piani superiori. Non va poi sottovalutata la ritinteggiatura, da parte di giovani volenterosi, degli spogliatoi del campo di calcio, la sistemazione degli impianti idraulici degli stessi spogliatoi, dotati anche di nuove e funzionali panche. In quell’occasione è stato ridetto il significato dell’oratorio: l’oratorio è e deve diventare prima di tutto una casa per la Comunità; una scuola dove imparare insieme agli altri la logica della vita cristiana, che è quella del dono, dello spendere la propria vita per gli altri, del fare qualcosa per gli altri. Tutto questo passa dentro un cammino educativo che l’oratorio porta avanti, con diversi progetti.
Oratorio di BOARIO
Provo ad esprimere un pensiero sull’importanza dell’oratorio partendo dall’esperienza di Boario.
La struttura denominata salone è stata realizzata negli anni ’60 e poi negli anni successivi si è completata con l’ampliamento del campo sportivo, con il campo da bocce, rinnovando il parco giochi e alcuni servizi interni al salone.
E’ considerato dagli abitanti di Boario come un luogo a disposizione di tutti per ritrovarsi, per promuovere momenti forti e significativi della comunità legate al tempo libero, quindi per imparare a stare insieme e a cooperare, contribuendo al buon funzionamento delle iniziative e al benessere di chi vi partecipa.
Il salone è sempre stato messo a disposizione anche di gruppi esterni (scout, oratori, scuole etc.) con spirito di accoglienza, e talvolta concordando momenti di incontro con i nostri gruppi.
Non dimentichiamo che ha ospitato anche una edizione delle Oratoriadi!
Pensando al futuro l’auspicio è che il salone sia sempre più valorizzato da tutti, rilanciando il dialogo e la cooperazione fra i gruppi che lo utilizzano, perseguire insieme obiettivi comuni riguardanti l’educazione (della fede e dei valori della convivenza) l’accoglienza e il bene comune.
Don Osvaldo